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autore
brano
 
Cicerone
I doveri, I, 16
 
originale
 
[16] Ut enim quisque maxime perspicit, quid in re quaque verissimum sit quique acutissime et celerrime potest et videre et explicare rationem, is prudentissimus et sapientissimus rite haberi solet. Quocirca huic quasi materia, quam tractet et in qua versetur, subiecta est veritas.
 
traduzione
 
16. Difatti, chi pi? si addentra con gli occhi della mente nella segreta verit? delle cose; chi con pi? acume e con pi? prontezza pu? non solo penetrarne, ma anche spiegarne le intime ragioni, questi di solito ? giustamente considerato il pi? prudente e il pi? saggio. Costui perci? ha in suo potere la verit?, quasi come materia ch'egli debba trattare e di cui occuparsi.
 

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